In questa guida spieghiamo come incollare la ghisa.
Hai appena sgomberato la cantina e tra i vari oggetti recuperati è saltata fuori una bellissima campana antica in ghisa? O magari ti sei accorto che quell’ornamento al quale tenevi tanto si è leggermente deteriorato e necessita di un piccolo intervento di riparazione? In questi casi, capire come incollare la ghisa è un’abilità di fondamentale importanza, grazie alla quale in pochi passaggi potrai far tornare come nuovi oggetti antichi e non solo.
Nera, ruvida e praticamente indistruttibile, la ghisa è un metallo conosciuto ormai dall’alba dei tempi, ma ancora oggi di fondamentale importanza in molteplici settori industriali. Questo metallo possente, noto per la sua resistenza e per il suo costo relativamente basso, è oggi impiegato nella realizzazione degli oggetti più disparati: dai caminetti alle stufe a legna, passando per portaombrelli, pentole e una lunga serie di elementi d’arredo per interni e per esterni. Per via di alcune sue proprietà tuttavia, la ghisa non opportunamente trattata o protetta può rapidamente andare incontro a rotture, fratture e formazione di ruggine. Cosa fare dunque in questi casi? È più saggio gettarla via o tentare di ripararla? In altre parole: è possibile incollare la ghisa, e se sì, come fare? Scopriamo subito tutti i metodi più efficaci.
Caratteristiche Ghisa
La ghisa è una lega di ferro che presenta un contenuto di carbonio compreso tra il 2% e il 4%. Tale percentuale conferisce a questo denso metallo le sue caratteristiche distintive come per esempio la resistenza alla compressione e la capacità di fusione a temperature relativamente basse. Nonostante sia utilizzata per creare oggetti che richiedono un certo grado di robustezza, la ghisa è però allo stesso tempo un materiale piuttosto fragile.
Tra le principali minacce che causano crepe o vere e proprie rotture della ghisa troviamo
-Umidità, in assoluto il principale nemico di questo metallo. Quando entra in contatto con l’acqua, la ghisa produce ruggine sulla superficie, la quale alla lunga può comprometterne l’integrità strutturale.
-Elevati sbalzi di temperatura, i quali generano uno stress termico mal tollerato da questo materiale;
-Salsedine e sostanze chimiche aggressive, le quali entrando in contatto con la ghisa possono danneggiarla fino al punto di fessurarla e romperla.
Per risultare resistente e funzionale a lungo, la ghisa deve quindi essere messa al riparo da zone umide ed esposte a grandi escursioni termiche. Talvolta, oggetti come le pentole da cucina in ghisa richiedono specifici trattamenti a base di grassi vegetali, sostanze capaci di mantenere il metallo più malleabile e ridurne la fragilità.
Ora che conosciamo più a fondo i principali punti deboli della ghisa, veniamo alla parte cruciale della trattazione: come incollare la ghisa in modo efficace?
Come Scegliere la Colla per la Ghisa
Nonostante la rottura della ghisa possa generare un’iniziale senso di impotenza, in realtà è bene sapere che esistono numerose tipologie di colle per metallo compatibili con la riparazione di questo materiale. Tra le più efficaci troviamo
-Cianoacrilati, anche noti come supercolle. I cianoacrilati sono adesivi extra forti adatti per incollare solamente le componenti in ghisa di piccole dimensioni. Queste colle, facili da applicare e disponibili in formato gel o liquido, tendono ad asciugare in maniera quasi istantanea, ma garantiscono da subito una presa rapida e resistente.
-Resina epossidica. La resina epossidica è ideale per incollare elementi in ghisa di dimensioni più importanti, come per esempio parti di mobili o portaoggetti. Difficile da preparare ed utilizzare in maniera precisa, questo adesivo offre però un’adesione eccellente.
-Colla acrilica monocomponente. Gli adesivi acrilici pronti all’uso sono utilizzati quasi esclusivamente per sigillare o incollare le filettature presenti su tubi di ghisa.
-Colla epossidica bicomponente. Questa tipologia di adesivo è forse quella impiegata nella maggior parte delle riparazioni della ghisa. Prima di essere applicata, la colla bicomponente deve essere opportunamente preparata dall’utilizzatore. Una volta pronta però, offre un’adesione forte e duratura.
–Colla per alte temperature. Se devi riparare una stufa in ghisa, la migliore colla a tua disposizione è sicuramente la colla per alte temperature. Questo adesivo è infatti progettato per essere applicato durante la fabbricazione e la riparazione di caldaie e camini. Non a caso, esso aderisce perfettamente alle superfici smaltate e resiste alle variazioni di temperatura senza battere ciglio.
Come Incollare la Ghisa
Hai trovato la tipologia di colla per ghisa più adatta alle tue esigenze? Allora non perdere altro tempo e scopri subito come applicarla per incollare le componenti in ghisa. Ecco un breve elenco di ciò che ti occorrerà e tutti i passaggi spiegati nel dettaglio!
Prima di cominciare, cerca di avere a portata di mano
-Panni, carta o spugnette per rimuovere lo sporco dalla ghisa;
-Acetone
-Adesivo per ghisa
-Carta di giornale o nylon per proteggere le superfici
-Guanti in lattice (facoltativi)
-Carta vetro a grana fine
-Bastoncini o spatole per mescolare la colla
-Un piano di lavoro libero da oggetti di valore
Radunato tutto l’occorrente? Allora cominciamo!
Pulizia della Superficie
Inizia pulendo accuratamente la superficie delle tue componenti in ghisa cercando di rimuovere il più possibile i residui di polvere, sporco e grasso. Per un risultato ottimale, utilizza un panno pulito e privo di pelucchi. Successivamente, imbevi un altro panno con l’acetone e pulisci l’intera superficie dell’oggetto di ghisa fino a sgrassarla completamente. Grazie a questo passaggio le parti danneggiate potranno assorbire meglio la colla.
Carteggiatura
Usando la carta vetrata a grana 120 o superiore, carteggia leggermente le superfici danneggiate, avendo cura di non creare righe o solchi troppo profondi. Questo processo serve solamente per rimuove eventuali residui superficiali e favorire l’adesione delle varie parti. Ove presente, cerca di eliminare lo strato superficiale di vernice, primer o ruggine accumulata. Dopo la carteggiatura, passa nuovamente le superfici trattate con l’acetone.
Scelta del corretto adesivo
In base alle tue necessità, procurati l’adesivo che meglio si adatti alle caratteristiche del tuo oggetto. Se lavori su parti esposte alle alte temperature, verifica che la colla prescelta possa tollerarle, pena un fallimento certo della tua saldatura. Qualora fossi in dubbio su quale colla utilizzare, consulta il nostro paragrafo dedicato proprio a questo tema.
Miscelazione e applicazione
Se hai scelto la colla epossidica bicomponente, prima dell’applicazione leggi attentamente le istruzioni del produttore. Se non è fornito alcun accessorio nella confezione, mescola quantità uguali di indurente e resina su un supporto o un vassoio usa e getta, aiutandoti con un bastone di legno o uno strumento paragonabile. Terminato questo passaggio applica l’adesivo sulla superficie di ghisa con una spatola, un bastoncino di legno, un cucchiaio o uno strumento compatibile con l’estensione del tuo lavoro. Disponi uno strato uniforme di adesivo su una sola delle due parti in ghisa e premila contro l’altra componente per alcuni secondi senza lasciar andare.
Attendi l’asciugatura
Una volta che le parti rimangono incollate insieme, disponi l’oggetto su una superficie protetta e lascia che la colla si asciughi per circa 20 o 25 minuti. Se vuoi evitare che l’oggetto riparato si scolli, il consiglio è di non toccarlo per almeno ventiquattro ore dal momento della riparazione.
Seguendo le nostre indicazioni e scegliendo l’adesivo appropriato, riuscirai a unire le componenti in ghisa con un’elevata percentuale di successo. Grazie al tuo intervento la ghisa potrà così tornare a svolgere i compiti per cui è progettata in maniera efficiente, sicura e soprattutto duratura